La pietà, una disciplina 

Nessuno contesta l’utilità di una buona igiene di vita: mangiare con sobrietà, dormire un certo numero di ore e fare regolarmente esercizio fisico, non fosse altro che camminare. È indispensabile prendersi cura del proprio corpo, ma è ancora più utile esercitarsi alla “pietà “, nello stesso modo in cui si pratica uno sport, perché questo è vigilare sulla buona salute della propria anima.

La pietà è una relazione con Dio e si esprime in una vita di fede, vissuta con la lettura della Bibbia e la preghiera. Una vita che onora Dio e rispetta, con santo timore, la Sua volontà. Coltivare questa relazione richiede degli sforzi perseveranti, una disciplina quotidiana. Il termine greco impiegato qui per “esercitarsi” è quello da cui è trattata la parola ginnastica.

Lo sportivo ha uno scopo e fa tutto il possibile per raggiungerlo. Vive sobriamente, si allena regolarmente; è determinato e rispetta le regole; evita gli abiti che possono limitare la sua libertà di movimento. 

Così il credente che vuole piacere al Signore deve sviluppare molte qualità: energia spirituale, devozione, sottomissione alla volontà divina, e il senso della sottomissione alla volontà divina, e il senso della sua missione. Ha gli occhi fissi su Cristo, lo scopo della sua vita. Ha un solo obiettivo è conosce le sue priorità. L’apostolo Paolo ne è un eccellente esempio. “Una cosa faccio; dimentico le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù”.

(Filippesi 3:13-14)

Amén 🙏