Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Una bella storia...

Io-bimbo-001.jpg

Siamo nel grigio inverno dell'anno 68' ero poco di più di un bambino anche se ogni tanto sfuggivo dalla vista della mia nonna che mi accudiva andando ad esplorare il "rivalone", (il fiume deviatore del Marecchia) oppure a trovare i miei amici vicini di casa: Un giorno andai a trovare Wolly che insieme al suo amico Puntiroli amavano collezionare reperti di abbigliamento e attrezzature militari della grande guerra e quel giorno erano fissati che l'indomani chi non avesse avuto una maschera anti gas non sarebbe sopravvissuto e loro due stavano prontamente pulendo e controllando proprio l'oggetto sopra menzionato, ne avevano tre tutte in buono stato, così Wolly me ne dette una dicendomi di indossarla subito e non toglierla sino al giorno successivo se volevo sopravvivere alla nube di gas che avrebbe causato la fine del mondo umano. Wolly aveva qualche anno più di me ed io credevo in tutto quello che diceva e avevo molta ammirazione per la sua collezione di cimeli e quant'altro, poi si capiva già da allora che era un piccolo genio, per tutto quello che inventava e costruiva con la sua fervida fantasia. Si era fatto buio da poco, quindi scappai verso casa, ringraziando il mio amico che mi aveva sistemato perfettamente la maschera anti gas in faccia "salvandomi dall'apocalisse". Appena entrai in casa con quell'affare in faccia andai verso mia nonna che appena mi vide gli prese un colpo e comincio' a rincorrermi invano senza riuscire a togliermela di dosso; dovette arrivare mio padre che sentiva gli urli da fuori casa, appena rientrato dal lavoro si precipito' in casa non capendo di quel che succedesse  sino alla mia apparizione e quando riuscì a prendermi scoppiai in lacrime urlando che non volevo morire e dovevano rimettermi la maschera, tutti increduli vollero sapere chi era stato a dirmi una simile idiozia e quando glielo dissi mi diedero la maschera da restituire al mio amico facendomi capire di chiedere sempre a loro prima di prendere qualche iniziativa perché poteva anche finire male, se Wolly non avesse controllato perfettamente il funzionamento della maschera antigas. Visto che mi avevano alleggerito  la punizione il giorno dopo, come dimostrazione di "affetto" nei confronti dei miei e non potendo uscire dal giardino di casa, (per punizione) entrai nel garage e vidi la splendida moto tutta pulita e luccicante di mio padre con li vicino un bidone di vernice a tempera bianca con la pennellessa a fianco che lui usava per verniciare l'interno di casa, mentre io pensai alla sorpresa; di fargli trovare la sua moto tutta verniciata con la tempera da muro, oltre gli schizzi da tutte le parti io sembravo caduto dentro una vasca di vernice bianca... Non vi dico quando mia nonna cercandomi apri la porta del garage e mi vide, senza parlare di mio padre quando rientro' e vide la sua bellissima moto in quello stato... Ancor oggi quando ci penso quelle botte me le sono meritate tutte, un ricordo della sua giovinezza che sarebbe diventato un mio pezzo da museo da tenere come l'oro, invece lo diede via per due soldi così come l'avevo verniciata dalla disperazione mentre mia madre contenta di non dovere più salire dietro, perché aveva paura di salirci, alla fine tutti contenti tranne me! Una bella storia no?... Sopratutto perchè è vera!  Alla prossima. Ciao!


Foto in alto: Rè a 7 anni.

Foto sotto:  Mio padre e mia madre in posa con la splendida Gilera 125 a cui ho cambiato il colore...

Babbo e mamma 001

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
A
<br /> che bella foto io ne ho una molto simile dei miei in lambretta, stesso periodo! ciao!<br /> <br /> <br />
Rispondi
R
<br /> <br /> Grazie Alberto!...<br /> <br /> <br /> <br />
S
<br /> Proprio una bella storia Renato...<br /> queste foto in bianco e nero mi fanno venire un po di nostalgia...<br /> <br /> <br />
Rispondi
R
<br /> <br /> peccato per quella moto, se penso che poteva essere nel mio garage... A presto, ciao.<br /> <br /> <br /> <br />
Su