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La prima alla Baia e l'ultima al Kiwi.....

Inverno 1976.

Un sabato sera al bar si presentò Athos, mio amico e compagno delle medie e chiese chi voleva andar con lui alla Baia degli Angeli (una delle piu' grandi e musicalmente migliore discoteca di quegli anni). Il problema che lui era a piedi ed io avevo voglia di vedere per la prima volta quel luogo ma avevo 16 anni (anche se me ne davano molti di piu') allora mi misi a implorare i pochi possessori di auto a venire con noi. Joele si convinse, ma prima di salire sulla sua R5 base trasformata (solo esteticamente) da Alpine 1300 cc,(la sua 950 cc) con una cura maniacale e pulita come fosse uscita dal concessionario, invece aveva già un paio d'anni. Non la usava mai, la teneva in garage coperta con il telo apposito, quando saliva eseguiva immancabilmente con uno zerbino che teneva dentro l'auto, la pulizia accurata delle scarpe (prima di entrarvi) poi la tirava fuori solo se era bel tempo. Una volta per averla lasciata troppo a lungo in garage dovette chiamare un meccanico per farsi sbloccare i freni! (avevano formato dell'ossido che bloccava il veicolo!). All'inizio lo prendavamo in giro, ma poi lui se ne fregava talmente perchè gli era troppo affezionato. Quindi prima di salire "il rito" tutti e 4 : Joele, Athos, Rè e Jo', arrivati nelle vicinanze di Gabicce si iniziava ad incontrare auto strane tipo 2cv tutte piene di adesivi enormi che quasi il colore della carrozzeria non si notava, poi le Citroen ds ("squalo") tirate a lucido, era bellissimo da vedere poi iniziava una fila di queste auto parcheggiate su ambo i lati della strada, piano piano riuscimmo a vedere l'entrata! che roba! la musica entrava dentro l'abitacolo, i bassi facevano vibrare le lamiere dell'auto, Joele tremava dalla paura che potesse succedere qualcosa alla sua amata R5. Parcheggiammo al mare, dove non c'era nessuno, quindi dovemmo camminare per kilometri, la musica era sparsa nell'aria fresca e man mano ti avvicinavi capivi che stavi entrando in una dimensione irripetibile, la musica faceva tremare la strada, davanti all'ingresso le persone gremivano dal cancello fin sopra in tutta la scalinata, di fronte dall'altro lato della strada c'era uno spiazzo dove avevano piantato un gruppo di tende dove stavano accampate penso una cinquantina di persone.(tra dentro e fuori parlavano di 3000 persone!) Sembrava di essere a Woodstock, "una roba da fuori di testa"! che spettacolo! era tutto così strano, originale e bello!. Riuscimmo ad entrare grazie ad Athos, perchè conosceva un ragazzo del servizio d'ordine, (Marione) dentro eravamo inebriati dalla musica, i profumi, le ragazze, ecc.ecc.....Athos sparì subito e disse che tornava in treno, (aveva 19 anni) perchè doveva incontrarsi con una ragazza, Joele era il piu' grande, (21 anni) si piazzo' davanti al bar, guardando con occhi sbarrati tutte le ragazze che gli passavano vicino e lontano, Rè e Jo' dopo aver girato sopra e sotto, lungo e largo poi ci piazzammo davanti la cabina dei  D.J., stava dentro un ascensore di cristallo che saliva e scendeva, lo ammiravamo mentre eseguivano i passaggi da un disco all'altro, se non lì guardavi non te ne accorgevi e con l'equalizzatore lo usavano in modo singolare; erano: Daniele Baldelli e Claudio Rispoli (Mozart), ad un certo momento vediamo Athos al bar con Joele, così ci avvicinammo anche noi (era l'unico posto dove si poteva parlare e capirsi). Vediamo Athos che aveva i pantaloni bianchi tutti macchiati di rosso dal cavallo in giù, pensavamo che avesse litigato con qualcuno invece era stato nel bagno a "farsi" la ragazza che lo aspettava, ma lei aveva le sue cose, e a lui non gliene importava niente. Così riuscimmo andare via anche in orario, (per me 16enne!) con Marione che rideva insieme a noi per l'accaduto ma anche perchè dovette trovargli un paio di pantaloni puliti, altrimenti Joele non lo faceva salire in auto! Con il passare degli anni divenni un assiduo frequentatore del luogo e strinsi una profonda amicizia con Marione (alto 180 x 120 kg) l'anno della prima chiusura della Baia (per disturbo alla quiete) organizzammo un fine settimana al Kiwi di Piumazzo (MO) con cosa? con l'R5 di Joele, guidata da Marione! sapeva benissimo le manie di Joele, Marione gli promise vitto e alloggio gratis; accettò!. Partimmo noi tre, appena entrati in autostrada, Joele guardava il cruscotto che segnava i 140 km/h, non era mai arrivata a quella velocità, Marione mi guardava dallo specchietto e mi strizzava l'occhio, mentre convinceva Joele, che non era a "tavoletta" ma c'era ancora del gas (spingeva come matto!) al Kiwi parcheggiammo nel parcheggio, ed entrammo, Marione conosceva tanti del servizio d'ordine e del bar, ma Joele non si fidava lasciare l'auto incustodita, allora restò più fuori che dentro, io attaccato a Marione come un figlio (aveva 6 anni di più) sino alla chiusura. Svegliammo Joele che dormiva in auto andammo a mangiare un pizza con gli amici del locale che ci accompagnarono in un albergo di un loro amico. Entrati nella stanza, Joele si infilò nel bagno e sentimmo che si faceva la doccia (alle 4,30 del mattino! il "maniaco" della pulizia) noi eravamo sotto le coperte ma a Marione gli venne un' idea, i suoi calzini puzzolenti li infilò nella federa del letto di Joele e spense la luce e facemmo finta di dormire. Dopo 45 minuti uscì Joele, vide che dormivamo, piegò tutte le sue cose per bene poi con la sua flemma, si infilò nel letto e spense la luce. Dopo poco si cominciò a sentire lui che annusava, prima le lenzuola poi il letto, non riusciva a capire da dove veniva quella strana puzza. Ero al limite nel trattenermi dal ridere, Marione pure, Joele accese la luce prese il telefono, borbottando che voleva il direttore, per spiegargli che il suo letto puzzava! A quel punto scoppiammo a ridere, lui capì che c'era sotto qualcosa fatto da noi, e con "fuoco.. fuochino... e fuocone", riuscì a trovare i calzini di Marione e non si potè neanche arrabbiare con lui (data la mole) e con me neanche più di tanto, visto che non avevo fatto nulla, ma ridevo fino ad aver male alla pancia! L'indomani dopo aver aspettato Joele per la doccia mattutina, partimmo per Rimini sempre a tavoletta con Marione alla guida, Joele a fianco con lo sguardo sul cruscotto, ad un certo punto gli chiese: quanto farà a tutto gas? Marione: si rovina il motore e meglio non spingere mai al massimo. E dallo specchietto con quegli occhioni simpatici mi guardava come mi volesse sorridere per quello che stava facendo.


 

Dedicato a Marione, che ci ha lasciato nel 1980 all'eta' di 26 anni e suo fratello nel 1982 all'eta' di 26 anni
Sopra: Raoul, Mario Carichini,(Marione) Pioppo.
Sotto: Giorgio Carichini
Sotto: Joele........... in piena forma.

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